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VIVI PIENAMENTE

Cammino per superare la paura di invecchiare

Io, quell’app che fa invecchiare, quella tanto di moda in questi giorni, sul mio telefono non l’ho scaricata.

Preferisco vedere il mio cambiamento giorno per giorno, ma anche in questo caso alcune mattine faccio fatica a riconoscermi.

Non fraintendermi, mi riconosco, ma qualche volta quando alzo lo sguardo verso lo specchio e mi vedo diversa da come avevo percepito di essere. Capita anche a te?

La paura di invecchiare

A 25 anni pensavo che fossero vecchie le persone con 30 anni in più di me.

Adesso, che quei trent’anni in più li ho raggiunti, ho spostato la mia asticella di altri quindici anni, perché non sono ancora l’anziana che immaginavo.

Però l’arrivo della menopausa mi ha portando in dote ansia e una nuova paura, quella di invecchiare, che non è collegata al concetto di morte, ma a sentirmi debole, ammalarmi, essere emarginata della società.

Si, certo, sento un levar di voci che dicono “i cinquanta sono i nuovi trenta”, che si è “diversamente giovani”, che “l’età è uno stato d’animo”. Ma tutti questi concetti non fanno altro che aumentare l’ansia, la mia ovviamente.

Dobbiamo per forza identificarci con etichette? Chiuderci in una sorta di cerchio protettivo fatto di parole e pacche sulle spalle? Non mi piace, mi sembra una discriminazione atta a sottolineare una diversità.

Ho fatto un sondaggio

Forse chiamarlo sondaggio è eccessivo… ho interpellato quattro amici attraverso Whatsapp, domandando quale fosse la loro paura relativa all’invecchiare.

Al primo posto la paura di ammalarsi, ovvero la salute. Tant’e che quando si chiede a qualcuno (per pura cortesia) “come va”, dopo una certa età si tende a risponde “bene, ehh, quando c’è la salute c’è tutto” (devi sforzarti ad immaginare la voce dei vecchietti che controllano i cantieri).

L’altra è la paura di un cambiamento fisico, che non è solo peculiarità femminile. Viviamo in un’epoca dove il corpo tonico e prestante, l’apparire, è il nostro biglietto da visita, ma non possiamo averne il controllo.

Creare un rapporto equilibrato con il nostro corpo non è mai stato facile e lo sfiorire è l’ennesima sfida da affrontare, al pari della comparsa delle rughe, dei chili di troppo e della perdita dei capelli.

Come affrontare il cambiamento.

Non esistono ricette magiche, ti posso dire cosa sto facendo io e lo condivido sperando che possa esserti di aiuto, ma se hai dei suggerimenti lasciameli nei commenti.

Fino ad ora, sono ricorsa raramente al medico e a parte l’osteoporosi in stato piuttosto avanzato, sono in buona salute. Per cercare di mantenere a lungo questo stato di grazia, sto facendo controlli più accurati.

Lo so che non mi impedirà di contrarre eventuali malattie, ma almeno mi aiuta ad avere un minimo di controllo sulla mia salute e mi rende più serena.

Da quando ho iniziato ad assumere il tibolone – un farmaco che riduce gli effetti negativi della menopausa e previene l’osteoporosi -, faccio la mammografia ogni anno. Alcune donne ne sono contrarie, ma è un potente mezzo di prevenzione ed è un’assunzione di responsabilità verso noi stesse e verso i nostri cari.

Inoltre, ogni anno faccio il pap-test ed ogni due lo screening per tumore al colon, che consente una diagnosi precoce e di eliminare i polipi prima che abbiano acquisito caratteristiche pericolose.

La seconda cosa che spaventa nell’invecchiare, è la perdita delle abilità fisiche. Io cammino molto, preferibilmente in mezzo alla natura, e faccio trekking, una mia passione a cui rinuncio raramente.

Il trekking in particolare è una scoperta degli ultimi anni al quale associo della ginnastica stretching o qualche sessione in palestra, per continuare a mantenere agile anche la parte superiore del corpo.

L’obiettivo non è di sentirmi giovane ma di vivere meglio la vita alla mia età attuale. Va bene qualunque esercizio, anche portare a spasso il cane, ballare o andare in bicicletta.

Vedrai che lentamente cambierai anche il modo di prenderti cura di te stessa e riserverai più attenzione a quello che mangi.

Non sono una fanatica, ma se non lo praticassi non mi sentirei bene come mi sento oggi. Ho provato come ci si sente quando non si fa alcuna attività fisica, avevo dolori ovunque e l’ho descritto qui.

Più ti alleni più hai voglia di farlo, ma se salti la tua routine non succede nulla, purché non diventi un abitudine. Sentiti forte, potente e …divertiti.

A volte ci sentiamo più vecchi quando ci sentiamo sconfitti, ma questo può succedere in qualunque momento della vita.

Noi donne ci siamo messe spesso in condizione di… rinuncia, perchè abbiamo dato precedenza ai figli, alla gestione famigliare, al lavoro, ai genitori anziani,…

Ma ora è il tuo momento di ridefinire te stessa, viva e vibrante, quindi devi avere uno scopo, cioè qualcosa che solo a pensarci ti faccia stare bene, qualcosa in grado di cambiarti la giornata.

Il mio scopo, quello che mi fa stare bene è camminare, viaggiare e raccontarlo. E’ quello che mi permette di sentirmi al centro, anziché emarginata o inutile come nei miei peggiori pensieri.

Prova a pensare cosa potrebbe essere per te, sia a livello personale che professionale. Sogna, fai dei tentativi, non porti dei limiti.

Non deve essere per forza qualcosa che ti faccia guadagnare un sacco di soldi o essere necessariamente gratuito. L’unica condizione è che ti dia soddisfazione.

Qualcosa che ti faccia sentire allineata con chi sei, senza dimenticare che anche il nostro spirito va nutrito.

Sperimenta qualcosa di nuovo, iscriviti a un corso, frequenta un’associazione, sii sempre curiosa di apprendere qualcosa e non isolarti. Invecchiare bene è un arte che si impara solo vivendo.

Quando sarò vecchia mi vestirò di viola con un cappello rosso che non si intona e non mi dona. E spenderò la mia pensione in brandy e guanti estivi E in sandali di raso, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro. Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca e arrafferò assaggi di cibo nei negozi, suonerò tutti i campanelli. Farò scorrere il mio bastone sulle ringhiere. E mi rifarò della sobrietà della mia giovinezza. Uscirò in pantofole sotto la pioggia E raccoglierò fiori nei giardini degli altri. E imparerò a sputare.

Quando sei vecchia puoi indossare assurde camicie e ingrassare. E mangiare tre libbre di salsicce in un colpo solo. O solo pane e sottaceti per una settimana, e accumulare penne e matite e tappi di bottiglia e cianfrusaglie nelle scatole.

Ma ora dobbiamo indossare vestiti che ci tengano asciutti, e pagare l’affitto e non dire parolacce per strada e dare il buon esempio ai bambini. Dobbiamo invitare amici a cena e leggere il giornale. Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso? Così chi mi conosce non rimarrà troppo scioccato e sorpreso Quando  improvvisamente sarò vecchia, e comincerò a vestirmi di viola

Jenny Joseph
Il mio sogno. D’altronde ho detto di non porre limiti…

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