Viaggio a Bangkok: la mia esperienza tra povertà e ricchezza
Sono passati solo 120 giorni, eppure è tutto così diverso.
E’ cambiata la città o sono cambiata io?
La mia prima volta a Bangkok
Bangkok è stata il punto di partenza di questo mio lungo viaggio e nel quale pensavo di non tornare più: non mi era piaciuta.
Avevo prenotato un hotel economico a Khaosan Road, nel centro storico e una delle zone più turistiche di questa immensa città.
Mi sono trovata in una situazione molto diversa da quella che mi ero immaginata.
Il clima rovente, l’aria piena di odori sgradevoli e la strada invasa da bancarelle che vendevano cibo dall’aspetto poco invitante.
Inoltre, la sensazione di caos e di sovraffollamento è stata talmente intensa che mi ha lasciato un po’ spaesata.
L’hotel che avevo prenotato, spacciato per un due stelle, ne raggiungeva al massimo mezza, ma ad essere generosi.
Ci sono rimasta solo tre giorni che ho riempito di cose da vedere, percorrendo chilometri a piedi o rischiando la vita con i pazzi conducenti dei tuktuk.
La cosa più bella di quei tre giorni? La visita al Palazzo Reale sotto un acquazzone di fine ottobre, con l’acqua che arrivava alle ginocchia. Un attimo dopo è tornato il sole.
Sto cambiando idea su Bangkok
Sono tornata a Bangkok dopo un lungo viaggio attraverso la Thailandia, Laos e Vietnam.
Quando ho lasciato la Thailandia per andare in Laos, mi sono sentita come se fossi entrata in un altro mondo.
La pace e la bellezza della natura là sono indescrivibili, e le persone erano così accoglienti e gentili nonostante non parlassero inglese.
La cosa che mi ha colpito di più è stata la loro dignità nonostante la povertà estrema e il loro modo di vivere in armonia con la natura.
Poi, dal nord del Laos ho attraversato il confine e sono entrata in Vietnam, ed è stato un shock completo!
Rumore, caos e sporcizia ovunque, sembrava che tutti urlassero e suonassero i clacson in continuazione. La gente ti camminava addosso senza neanche guardarti.
Forse è per questo motivo che quando sono tornata a Bangkok ho avuto l’impressione che la città sembrasse più tranquilla e vivibile di quando l’avevo lasciata.
Il centro storico di Bangkok
E’ tutto diverso. Più silenzioso, credo. Mi sembrano diminuite anche le bancarelle che vendono cibo thai, sostituite da proposte più vicine al gusto occidentale.
Khaosan Road, nel cuore del centro storico, offre una posizione privilegiata per esplorare i principali siti turistici, i templi buddisti e i mercati notturni.
Con numerosi bar e ristoranti, negozi e locali notturni che offrono un’esperienza di una vivace vita notturana.
Qui si trova anche un’alta concentrazione di visitatori che indossano gli improbabili pantaloni di poliestere con stampa elefante, che trovano su tutte le bancarelle del centro (ma che non sono indossati dai thailandesi).
E’ inoltre una zona molto conveniente, con molte opzioni di alloggio economiche e trasporti pubblici facilmente accessibili.
Mi sono seduta nel “mio” parco senza fare nulla, osservando il fiume, qualche scoiattolo ed i numerosi turisti che ad ottobre ancora non c’erano: stava finendo la stagione delle piogge e la Thailandia aveva appena riaperto dopo la pandemia.
Stare su una panchina, lasciando vagare i pensieri ed accarezzata dal vento mi è piaciuto, come mi era piaciuto allora. Ci sono angoli di questa città che hanno la capacità di trasmettere questo senso di pace interiore.
Però una cosa è certa, Khaosan Road non è la zona che fa per me, non più, troppo turistica. Le mia scelta è di integrarmi sempre più con i locali, anche se non è sempre facile.
Non è cambiata la città, sono cambiata io.
La Bangkok con le scarpe
La seconda volta che sono tornata a Bangkok ho soggiornato nella zona di Sukhumvit, nella parte più moderna e ricca della città ed è stata un’esperienza totalmente diversa.
La cosa che mi è saltata subito all’occhio è che qui indossano quasi tutti le scarpe, al contrario del centro storico dove le calzature più frequenti sono le ciabatte.
La zona è ben collegata grazie al sistema di trasporto pubblico, in particolare la metropolitana (MRT) e la ferrovia sotterranea (BTS).
C’è molto più spazio, pulizia e comfort. Locali trendy, parchi dove le persone fanno attività fisica, palazzi con un’architettura avveniristica.
Ma comunque è Bangkok, dove le persone in pausa pranzo acquistano il cibo di strada e dove, appena giri l’angolo, ritrovi tutto il suo folklore.
Potrebbe sembrare che ci siano due città diverse: una Bangkok povera e affollata e una Bangkok ricca e moderna.
In realtà ci sono molte più sfumature ed io le sto sperimentando: sono qui da quasi un mese ed ho esplorato i quattro poli della città, soggiornando ogni settimana in una zona diversa.
Qual è l’anima di Bangkok?
La percezione che tutta Bangkok sia abitata da persone estremamente povere è fuorviante e non corrisponde alla realtà.
La città è molto più varia e complessa, e merita di essere esplorata con occhi aperti e senza preconcetti.
La parte storica di Bangkok, nota anche come zona turistica, è un luogo pieno di contrasti.
Da un lato, ci sono monumenti bellissimi e iconici come il Wat Phra Kaew e il Grand Palace che attirano milioni di visitatori ogni anno.
Questi luoghi sono testimonianze della ricca storia e tradizione del paese e offrono un’opportunità unica per immergersi nella cultura thailandese.
Dall’altro lato, la zona turistica presenta anche un lato meno attraente.
Ci sono strade affollate e luoghi trasandati e sporchi, che sembrano essere mantenuti in questo modo per soddisfare il turismo di massa.
Ma abbandoniamo l’indole complottara: è importante considerare che questa zona è anche la principale fonte di sostentamento per molti abitanti locali.
Il turismo di massa offre loro lavoro e supporto economico, motivo per cui è tollerato e persino incoraggiato.
Bangkok è una città che sta crescendo rapidamente e che sta attraversando una fase di trasformazione.
La modernizzazione sta migliorando le condizioni di vita per molti abitanti, e l’economia sta prosperando.
Questo significa che il divario tra ricchi e poveri sta diminuendo, e che la città sta diventando sempre più accessibile e accogliente per tutti.
Non c’è nessuna volontà politica di mantenere il centro storico di Bangkok trasandato o povero per soddisfare le aspettative dei turisti. La realtà è molto più complessa e dipende da molteplici fattori, tra cui la mancanza di risorse e di finanziamenti, la mancanza di infrastrutture adeguate e la difficoltà di gestire un’area molto densamente popolata.
Inoltre, molte delle attività economiche presenti nella zona sono basate sul turismo, e questo significa che molti dei residenti locali non hanno la possibilità di accedere ai servizi essenziali o ai lavori ben remunerati. Questo può portare a una concentrazione di povertà nella zona, che può essere percepita come trascuratezza o sporcizia da parte dei visitatori. (the Bangkok journal / tourism-policy)
Se con le mie informazioni ti sono stata utile, ti ho divertito, ti ho fatto riflettere o ti ho fatto conoscere cose nuove, ti va di offrirmi un caffè?
2 Comments
Diletta
Ciao!! A ottobre partirò anche io per l’asia.. ho un pó di ansia e volevo chiederti come sono gli spostamenti. È fattibile con mezzi pubblici?
Viviana
Ciao Diletta. In Asia ci sono dei buoni collegamenti interni, ma la qualità del servizio dipende molto dallo stato e dal budget. In ogni caso, sono molto convenienti e si arriva quasi ovunque. Io mi sono spostata principalmente con bus, ma anche in treno, in battello e, per brevi tratte, i taxi (anche condivisi). Tieni presente che ci sono delle applicazioni che ti permettono di prenotare facilmente i trasporti. Se mi fai sapere dove andrai, ti scriverò delle indicazioni più specifiche.
Enjoy, sarà una bellissima esperienza.